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Sun Wen o
Sun Zhongshan). Uomo
politico cinese. Compiuti gli studi di Medicina a Hong-Kong e a Canton,
abbracciò la causa della rinascita nazionale del proprio Paese, gravato
dall'iniquità dei trattati imposti dalle grandi potenze. Schieratosi,
pertanto, con il movimento che avversava la dinastia manciù, dopo una
prima adesione alla società segreta della Triade diede vita, nel 1894,
all'Unione per la ricostruzione della Cina, di idee progressiste. Nel 1895, in
seguito al fallimento di un tentativo insurrezionale a Canton (che gli
costò la condanna a morte in contumacia), fu costretto a rifugiarsi in
Giappone. Da qui intraprese frequenti viaggi, a scopo di propaganda, nell'Asia
orientale, negli Stati Uniti e in Europa; durante un soggiorno a Londra (1896)
finì nelle mani di emissari del Governo cinese e riottenne la
libertà solo in seguito all'intervento del Governo britannico. A Tokyo,
nel 1905, assunse il comando di un'associazione, dai propositi rivoluzionari,
denominata Fratellanza giurata. Dietro pressione delle autorità
giapponesi, lasciò il Paese nel 1907. Rifugiatosi nell'Indocina francese,
fu espulso nel 1908, anno in cui fondò la Lega dell'unione dei
rivoluzionari, che successivamente avrebbe preso il nome di Guomindang; i tre
principi ispiratori del movimento furono nazionalismo, democrazia, giustizia
sociale. Fallita, nell'aprile del 1911, la rivoluzione di Canton da lui
organizzata,
S. poté tornare in Cina alla fine dello stesso anno,
in seguito allo scoppio dei moti rivoluzionari di ottobre. Eletto presidente
provvisorio della Repubblica cinese nel dicembre 1911, si dimise nel febbraio
1912 in favore del generale Yuan Shikai, capo del Governo repubblicano,
costituitosi a Pechino, con il quale voleva evitare la rottura. Yuan Shikai,
tuttavia, si mostrò tutt'altro che conciliante, decretando, nello stesso
anno, lo scioglimento del Guomindang. Dopo la morte del generale,
S. si
mise a capo di un Governo separatista, che dal 1917 ebbe sede a Canton.
Fondamentali furono i contatti, avviati a Shanghai nel 1921, con gli emissari
russi; si posero, in tal modo, le premesse per un'intesa, conclusa nel gennaio
1923, in base alla quale i Russi garantivano sostegno politico ed economico alla
Cina, in cambio di una riorganizzazione del Guomindang ispirata al modello
sovietico. In seguito a tali accordi, nel Congresso del gennaio 1924,
S.
accolse i comunisti nel Guomindang, avviando un impegno comune per la
riunificazione nazionale. Nel suo testamento politico,
S. individuava
nella conquista militare, nella dittatura del Guomindang e nella Costituzione
democratica gli obiettivi fondamentali della rivoluzione nazionale (Choihang,
Guandong 1866 - Pechino 1925).